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Tre pizze d’autore per il World Pizza Day. Quel Matto di Luca c’è!

La festa mondiale della Pizza in calendario il 17 gennaio è un evento che, ogni anno, si celebra in tutto il mondo. In patria, però, ha sempre un sapore speciale.
Per tradizione, la stampa di settore setaccia i maestri pizzaioli più accreditati, più in voga, più premiati e ne valuta le specialità. Dopo di che, propone la classifica delle celebrities scelte per l’occasione.
Il 2023 ha voluto che anche “Quel matto di Luca”, la pizza preferita di Luca Cornacchia, salisse sul podio delle citazioni. La sua Contemporanea Gourmet, un tributo alla tradizione abruzzese, non è passata inosservata alla critica del gusto. Forse, anche un po’, per come scherzosamente l’ha chiamata la moglie Giorgia Santuccione, responsabile di sala di Fermenta. Proprio lei del resto, come tanti, si è dovuta ricredere al primo morso dallo scetticismo iniziale. Quella ciavarella al pomodoro Pera d’Abruzzo, macerato all’antica maniera, riporta alla mente memorie lontane, di famiglie che preparavano la conserva. Il Pecorino di Farindola, presidio Slow Food, arriva direttamente dai pascoli e sa di genuinità. Il cornicione è alto e croccante, come si addice in Abruzzo.
Per le loro creazioni iconiche, che omaggiano l’Italia con verace campanilismo regionale, non potevano mancare, sotto i riflettori, i maestri pizzaioli Diego Vitagliano e Alessio Muscas. Il primo, per la sua celebre “Quattro casi campani” che rende tributo all’amata Campania, patria del caciocavallo podolico, della bufala, del pecorino Carmasciano e del fiordilatte di Agerola. Il secondo, per il suo “Cacio e Pere” con cui dipinge la sua Roma, dal gusto intramontabile.

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